martedì 10 maggio 2011

Il tempio di Ggantija a Gozo, Malta

Il tempio di Ggantija, nome attribuito al tempio nel medioevo che significa "torre dei Giganti", è il più imponente dei templi di Malta. Si trova sull'isola di Gozo, la seconda per estensione dell'arcipelago maltese e la più settentrionale. Il complesso appartiene al periodo neolitico, 3600-2500 B.C. Ciò significa che tutto ciò risale a più di 5000 anni fa. Insieme ad altri templi megalitici di Malta essi sono Patrimonio dell'Umanità grazie all'Unesco.
Il tempio consiste in due sistemi separati di cortili non connessi tra loro. Di fronte al complesso si trova un'ampia terrazza che poggia su un muro di contenimento.
La facciata è una della più antiche e maestose del mondo antico e consiste in grandi lastre di calcare corallino poste di fronte e di taglio che si innalzano per otto metri. In base alla ricostruzioni la facciata poteva arrivare fino a sedici metri di altezza e ai lati dell'accesso le mura risultavano concave.
Come già detto si tratta di due templi racchiusi entrambi all'interno di muro perimetrale megalitico.



Il tempio sud.
Entrati all'interno del tempio ci si trova in un cortile di tipo ovale posto orizzontalmente. La copertura doveva essere in legno o pelle. Si notano le tracce di una corbellatura. Attualmente il cortile è a cielo aperto.
Il cortile presenta due absidi a destra e sinistra. Quella sulla destra conserva diversi blocchi per altari con rilievi a spirale ora ridotti quasi a livello pavimentale.
In questo primo cortile si apre una seconda entrata che conduce ad un cortile più ampio a forma di trifoglio in quanto oltre alle due absidi a destra e sinistra ne presenta una terza posta di fronte all'entrata. Qui il muro si conserva per otto metri di altezza mentre la lunghezza del cortile è di 23 metri. L'abside di sinistra conserva ancora degli altari con tre trilitoni (struttura che comprende due pietre verticali che ne sorreggono una orizzontale) tra quattro montanti. I due pilastri centrali sono stati aggiunti in epoca moderna per prevenire eventuali collassi.


Tempio Sud. Altare.


Le due entrate alle absidi e la seconda corte nella parte centrale sono pavimentate con pietre massicce, una delle quali presenterebbe un supposto graffito fenicio. Ci sono anche tracce di fuochi.
I muri dei passaggi e gli altari sono di globigerina.

Il tempio nord-est.
Il tempio adiacente, posto sulla destra verso est, è di dimensioni ridotte rispetto al precedente e consiste sempre in due cortili absidati ma in questo caso il primo è più ampio del secondo e in quest'ultimo di fronte all'entrata c'è una nicchia invece di una quinta abside.


Entrata al tempio nord-est



Particolare dell'entrata al tempio nord-est

Questi due templi sono inglobati all'interno di un recinto sempre in pietre megalitiche e lo spazio che intercorre nel mezzo è riempito da pietre e terra. Ciò ha senza dubbio permesso al complesso di sopravvivere alla degradazione per oltre 5000 anni.

Sono stati ritrovati pochi reperti all'interno dei templi, tra cui due teste intagliate nella globigerina forse connesse ad un culto della fertilità.






Vista della cattedrale di Xaghra dal sito archeologico.




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