domenica 15 maggio 2011

Testa "colossale" dell'imperatore Costantino ai Mercati di Traiano


Nel luglio del 2005, durante gli scavi in corso presso i Mercati di Traiano, fu rinvenuta una testa  raffigurante l'imperatore Costantino. Essa fu trovata all'interno di un condotto fognario a cappuccina, al confine tra il Foro di Traiano e il Foro di Augusto, insieme a materiale ceramico medievale e fango. Essa fu probabilmente gettata nella fogna in seguito al malcontento della popolazione romana, ancora in gran parte pagana e dunque insofferente alla nuova politca  dell'imperatore a favore dei cristiani. L'ipotesi avanzata è che si tratti di una delle conseguenze della rivolta avvenuta un anno dopo il Concilio di Nicea (325 d.C.) nel 326 d.C. data in cui vennero celebrati i vicennalia (venti anni di regno), quando Costantino giunse a Roma, e durante i quali esplosero tumulti. Secondo le fonti, Costantino, considerato già cristiano, aveva deriso le pratiche pagane celebrate per l'occasione causando l'ira del senato e del popolo. 
Esiste anche la possibilità, più accreditata, che la testa sia stata utilizzata per altri scopi in un  momento storico non precisato, ad esempio per spurgare il condotto fognario, una pratica comune che avveniva utilizzando oggetti dalla forma stondata e di considerevoli dimensioni.
L'identificazione con il famoso Costantino è dovuta alla grande somiglianza che questo rinvenimento ha con la ben più nota statua colossale, sempre di Costantino, conservata ai Musei Capitolini. Lo stato di conservazione abbastanza buono ha facilitato l'analisi della testa, protetta per secoli dai depositi che hanno ostruito la cloaca.
Basandosi sull'interpretazione stilistica, questa testa, alta circa 60 cm e appartenente ad una statua alta circa 2 m, rappresenterebbe l'imperatore subito dopo la battaglia di Ponte Milvio nel 312 d.C. quando Massenzio fu definitivamente sconfitto. L'iconografia sarebbe quella di una prima fase del suo impero e che lo vedeva raffigurato trionfante mentre entrava a Roma. Più precisamente apparterrebbe ad una seconda fase stilistica che raffigura Costantino come principe assoluto, come accade anche per l'esemplare capitolino (la prima fase stilistica lo vedeva rappresentato in età giovanile mentre la terza è successiva alla fondazione di Costantinopoli).
Le dimensioni non sono così colossali come quelle della statua capitolina e come quelle di altre statue dell'epoca, ma si tratta comunque di un esemplare di grandi dimensioni il cui ritrovamento eccezionale è di grande importanza, visto anche l'esiguo numero di statue rinvenute fino ad ora e raffiguranti l'imperatore. Si tratta dunque, senza ombra dubbio, di un ritratto di Costantino datato al IV secolo d.C.
Un'analisi più approfondita ha stabilito che la testa in realtà fosse in precedenza appartenuta ad un altro personaggio di rango imperiale che, come si usava all'epoca, venne espropriata, riutilizzata e di conseguenza rimodellata a dovere. A conferma di ciò ci sono le tracce di una stempiatura e di un diadema, poi eliminato, che si riferivano al personaggio precedente non più identificabile.



Il fatto che questa testa sia stata ritrovata proprio nel Foro di Traiano rimanda alla pratica ben consolidata e documentata di raccogliere le immagini imperiali in una gallaria di ritratti, spesso colossali, all'interno del complesso.









Nessun commento:

Posta un commento